Prestiti con Cessione del Quinto: crescono le richieste, soprattutto dal Sud Italia

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Indagine di Prestiti.it sui finanziamenti con Cessione del Quinto

In Italia nei primi tre mesi del 2012 sono cresciute le richieste di prestiti personali con Cessione del Quinto. E’ questo quanto risulta da un’indagine condotta dal broker Prestiti.it, dalla quale risulta che il 16,4% delle richieste di finanziamento pervenute sia stato indirizzato verso questa particolare forma di prestiti garantiti.

Una possibile spiegazione viene fornita da Marco Giorgi di Prestiti.it, che lega il fenomeno della crescita delle CQS da una parte al maggiori bisogno di liquidità causato dall’aumento delle spese da sostenere, con particolare riferimento al “carrello della spesa”, cresciuto più dell’inflazione, dall’altra alla necessità, da parte degli istituti di credito, di erogare finanziamenti “sicuri”.

Infatti la cessione del quinto è una forma di prestito garantita dallo stipendio o dalla pensione che il richiedente percepisce. La rata, che non può mai essere superiore a 1/5 della pensione o dello stipendio netti mensili percepiti mensilmente, viene rimborsata alla società erogante attraverso trattenuta diretta in busta paga o sulla pensione. Inoltre, a maggior garanzia sia per chi riceve che per chi eroga il prestito, è sempre obbligatoria la stipula di un’assicurazione sulla vita, attraverso la quale viene garantito il rimborso della parte residua del finanziamento in caso di premorienza. A questo si aggiunga il contratto di Cessione del Quinto dello stipendio deve sempre essere accompagnato da un’assicurazione che tuteli richiedente e istituto di credito in caso di perdita involontaria del posto di lavoro.
Il tasso (TAN) applicato è fisso e l’importo delle rate resta costante per tutta la durata del piano di rimborso.

I dati statistici diffusi da Prestiti.it hanno preso in considerazione oltre 20.000 domande di prestito pervenute nel primo trimestre 2012.
E’ risultato che quasi 3/4 delle richieste di finanziamenti garantiti dalla cessione del quinto sono giunte dagli uomini, mentre le donne rappresentano il 26% del totale.
Considerando l’età media dei richiedenti, si evidenzia come sia più alta di 3 anni rispetto ai prestiti tradizionali: 44 anni contro 41. Prestiti.it lega questa statistica al fatto che banche e finanziarie, per questo tipo di finanziamento, tendono ad accettare solo domande a basso rischio di insolvenza, favorendo lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato e pensionati.
Analizzando la posizione lavorativa dei richiedenti è emerso che il 15% sono pensionati, il 49% dipendenti privati e il 32% dipendenti pubblici.
L’importo medio richiesto è 20.000 euro, mentre la durata del piano di rimborso più richiesta è di 72 rate, ovvero 6 anni.

Interessanti i dati riguardanti le differenziazioni delle domande per le varie regioni italiane. Anche se la situazione è piuttosto omogenea, si evidenzia il fatto che gli importi medi richiesti tendono a salire andando verso il Sud Italia, con Calabria e Puglia in testa alla classifica relativa con 22.500 euro. Fanalino di coda il Trentino Alto-Adige, dal quale sono giunte richieste medie di 16.500 euro.
Anche l’età media dei richiedenti cresce spostandosi verso Sud, e pure in questo caso sono i calabresi quelli con l’età media più elevata (47 anni), seguiti da campani e abruzzesi (46 anni). Con 40 anni di media gli abitanti del Trentino Alto-Adige risultano essere in fondo a questa particolare graduatoria.

Dall’analisi dei dati forniti da Prestiti.it pare dunque evidente che la crisi economica in atto si faccia sentire maggiormente nel meridione d’Italia, nel quale lavoratori e pensionati necessitano di liquidità per affrontare le spese quotidiane. Per ottenerla, e in considerazione della stretta sul credito operata dagli istituti eroganti, ricorrono sempre più alla cessione del quinto, “sacrificando” parte dello stipendio o della pensione mensili.

 

Fonte: www.prestiti.it