Ottenere un Nuovo Prestito: Come e Quando Rinegoziare una Cessione del Quinto?

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Rinegoziazione di un prestito con cessione del quinto
I prestiti garantiti da cessione del quinto sono formule di finanziamento che, in tempi di crisi come quello attuale, si stanno sempre più diffondendo. Le richieste possono essere inoltrate, in generale, da lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato, sia del settore privato che di quello pubblico, e pensionati. Se in possesso dei requisiti minimi previsti dalla legge che regola questo tipo di prestito personale, il datore di lavoro o l’ente pensionistico non possono negare la concessione al richiedente essendo un diritto del dipendente o del pensionato.

La formula della cessione del quinto è semplice: viene erogata una somma da restituire a rate che non possono mai superare il 20% della pensione o dello stipendio netti percepiti, ovvero 1/5 degli stessi, e che vengono trattenute direttamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico ogni mese, fino alla totale estinzione del debito contratto.
Questo tipo di finanziamento prevede, per legge, l’abbinamento a un contratto di assicurazione sulla vita e contro i rischi legati alla perdita d’impiego per i richiedenti lavoratori, che si riduce alla sola assicurazione sulla vita per i pensionati. Tra i vari vantaggi dei prestiti con cessione del quinto uno dei più rilevanti è quello che possono farne richiesta anche i soggetti che risultino protestati o pignorati o che, in generale, abbiano difficoltà ad accedere ad altre formule per ottenere credito. Inoltre non devono essere fornite garanzie come fideiussioni o simili.

Può capitare che chi ha ottenuto una cessione del quinto, o una delega di pagamento, si trovi nella necessità di rinegoziare il contratto corrispondente, per ottenere condizioni più favorevoli anche presso un’altra banca o società finanziaria: è la cosiddetta portabilità. Non sempre però è possibile chiedere di rinnovare i prestiti con cessione del 1/5.
Infatti la legge italiana stabilisce limiti per la rinegoziazione di questi prestiti, che in caso di piano di ammortamento di durata superiore ai 5 anni (60 rate) può essere richiesta solo dopo aver rimborsato i 2/5, ovvero il 40%, delle rate previste.
Esiste però un’eccezione, rappresentata dai casi in cui il periodo di rimborso sia entro i 60 mesi. In questa circostanza è possibile chiedere di rinegoziare il finanziamento da subito ma a due condizioni:

  • che venga richiesta un’altra cessione del quinto di durata pari a 120 mesi
  • che in precedenza non sia stata erogata un’altra cessione del quinto di durata 120 mesi

Va precisato che non è mai possibile il trasferimento di una cessione dallo stipendio alla pensione. Ne consegue che il finanziamento dovrà essere necessariamente rimborsato durante il periodo di lavoro.
La rinegoziazione può essere negata anche nel caso in cui la presenza di altre trattenute sullo stipendio, determinate da deleghe di pagamento o eventuali pignoramento in corso, non permettano di accantonare un adeguato Trattamento di Fine Rapporto (TFR).


COME PROCEDERE ALLA RINEGOZIAZIONE

Una volta soddisfatti i prerequisiti prescritti dalla legge, per il rinnovo di un prestito garantito dalla cessione di 1/5 di stipendio o pensione occorre per prima cosa richiedere il conteggio estintivo, dal quale risulta il debito residuo.
Successivamente, verificato che il richiedente possa ottenere un minimo di liquidità aggiuntiva al di là del debito da estinguere, si può procedere al calcolo del rinnovo.
Attenzione che, nel caso dei pensionati, la possibile rinegoziazione può risultare piuttosto onerosa in considerazione dell’età anagrafica. Infatti l’eventuale nuova cessione del quinto deve essere accompagnata da un’assicurazione sulla vita, il cui premio aumenta in modo direttamente proporzionale all’aumentare dell’età dell’assicurato.
Inoltre si tenga presente che, in caso di altre trattenute in busta paga dovute a pignoramenti o deleghe di pagamento in corso, è possibile che non sia consentito rinegoziare il prestito, visto che il TFR a disposizione risulterebbe vincolato per altre operazioni e quindi non sufficiente a garantire il nuovo finanziamento.