Iscrizione a banche dati cattivi pagatori e bisogno di un prestito: la soluzione dove la cessione del quinto non può

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Se il vostro problema è quello di essere iscritti a una banca dati dei cattivi pagatori e avere necessità di richiedere un prestito, non disperate: ci sono possibili soluzioni, che possono essere differenti a seconda che si sia lavoratori dipendenti o meno.
Per essere iscritti a una o più banche dati dei cattivi pagatori non è necessario essere morosi abituali o aver già subito pignoramenti o protesti. L’iscrizione alle più diffuse banche dati dei sistemi di informazione creditizia può avvenire anche se non si sono pagate, o vengono pagate in ritardo, anche solo 2 rate (o 2 mesi) previste nel piano di ammortamento di un prestito richiesto. Basta questo e il vostro merito creditizio risulterà compromesso.

Sono le stesse banche e società finanziarie dalle quali si è ottenuto credito che segnalano il nominativo del cattivo pagatore alle varie centrali di rischio.
Le più conosciute e utilizzate sono tre:

  1. la CRIF, nota anche semplicemente come Centrale Rischi
  2. la CTC, ovvero il Consorzio per la Tutela del Credito
  3. Experian, leader mondiale nei servizi per la prevenzione dei rischi del credito

Cancellazione debiti cattivi pagatoriSe il proprio nominativo figura nel database del cosiddetto “Albo dei cattivi pagatori”, allora risulta molto difficile, per non dire impossibile, chiedere un nuovo finanziamento a banche, mediatori creditizi o società finanziarie.
Infatti, una delle verifiche che chi eroga un prestito svolge in fase di istruttoria consiste proprio nello stabilire il merito di credito di un soggetto, ovvero nel verificare che il richiedente non risulti iscritto nel SIC, cioè il Sistema di Informazioni Creditizie rappresentato dalla varie banche dati dei cattivi pagatori.
Anche ammettendo di aver saldato tutti i propri debiti, la cancellazione del proprio nominativo dal SIC non è immediata e ci possono volere dai 12 ai 36 mesi, a seconda che si venga rientri nel caso di “morosità temporanea” o “morosità”.
Nella prima ipotesi, la morosità verrà cancellata dopo 12 mesi dalla regolarizzazione se il ritardo è di 2 rate (o 2 mesi). Ci vorranno invece 24 mesi dalla regolarizzazione qualora il ritardo riguardi 3 o più rate (o mesi).
Nel secondo caso il tempo per la cancellazione dal SIC richiede addirittura di 36 mesi, calcolati a partire dalla data di scadenza del contratto o da quella in cui si è operato l’ultimo aggiornamento del database. Rientrano nell’ipotesi “morosità” tutti i soggetti che si rendano responsabili di inadempienze gravi secondo quanto riportato nel “Codice di deontologia e buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in temi di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti”.

COME OTTENERE UN PRESTITO PUR RISULTANDO ISCRITTI AL SIC

Qualora il proprio nominativo risultasse in una delle banche dati dei cattivi pagatori, con la conseguenza di vedere danneggiato il merito creditizio, i lavoratori dipendenti (e i pensionati), perlomeno quelli assunti a tempo indeterminato, hanno maggiori soluzioni rispetto a un lavoratore autonomo.
Infatti per i dipendenti, sia pubblici che privati, con contratto di lavoro a tempo indeterminato le alternative sono rappresentate da:

  • cessione del quinto dello stipendio: un prestito a tasso fisso, con rata mensile che può arrivare al massimo al 20% (ovvero 1/5) della retribuzione netta mensile
  • prestito delega (o delega di pagamento): un finanziamento a tasso fisso con rata mensile che va a sommarsi a quella di una cqs fino ad arrivare al massimo al 40% (ovvero 2/5)della retribuzione netta mensile percepita

Alcune banche e finanziarie offrono le due precedenti soluzioni anche a lavoratori assunti a tempo determinato. In tali casi, di solito, la durata del piano di ammortamento non può mai essere maggiore di quella del contratto di lavoro.

I lavoratori autonomi hanno invece a disposizione soluzioni più complesse e difficili da ottenere, rappresentate da:

  • rivolgersi all’istituto di credito presso il quale si possiede un conto corrente: in questo caso è molto probabile che venga richiesto di fornire una garanzia reale, come un’ipoteca o una persona che faccia da garante
  • prestito cambializzato per cattivi pagatori: una forma di finanziamento erogata senza consultare il SIC, concessa però solo da pochi soggetti eroganti

La soluzione ideale per richiedere un nuovo prestito, sia per i lavoratori dipendenti che per gli autonomi, è quella di rivolgersi a un soggetto specializzato nella cancellazione dalle banche dati dei cattivi pagatori, come Agenzia Debiti.

 

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