Prestiti con Cessione del Quinto: Nuove Regole in Vista?

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Prestiti con Cessione del Quinto: novità in vista?

Il Governo ha allo studio un decreto legge che dovrebbe introdurre importanti novità nell’ambito del credito ai consumatori, e dei servizi finanziari in genere, con al centro i prestiti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione. L’anticipazione dei provvedimenti allo studio arriva direttamente dal quotidiano economico “Italia Oggi”.

La cessione del quinto dello stipendio, o della pensione, è quella particolare forma di finanziamento personale, riservato a lavoratori dipendenti o pensionati che, a differenza del prestito personale prevede il rimborso delle rate effettuato direttamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico, attraverso una trattenuta diretta in busta paga o dalla pensione mensile, che non può mai essere superiore a 1/5 dell’ammontare di stipendio o pensione netta.
La legge che regola questa forma di finanziamento è attualmente la n. 180/50, pur con le successive modifiche apportate. Secondo quanto stabilito dalla legge stessa, ciascun prestito garantito da cessione del quinto deve essere assistito da coperture assicurative che garantiscano il richiedente e l’ente erogante in caso di morte e perdita involontaria dell’impiego, in riferimento alla cessione del quinto dello stipendio, e dalla sola assicurazione sulla vita in caso di cessione del quinto della pensione.

Lo schema di decreto legge i cui contenuti sono stati anticipati da “Italia Oggi” si occupa in modo particolare proprio delle polizze assicurative a copertura della cqs, anche se non è l’unico settore del credito ai consumatori e dei servizi finanziari per il quale si prevedono importanti novità, che andranno a modificare e integrare quanto già previsto dal Decreto Legislativo n. 141 del 13 Agosto 2010, attraverso il quale si è data attuazione della direttiva comunitaria 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori e sono state introdotte modifiche al titolo VI del TUB (Testo Unico Bancario), riguardanti la disciplina dei soggetti che operano nel settore finanziario, degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi.

Dunque, in merito alla cessione del quinto, si prevede di introdurre la libertà di scelta delle assicurazioni a copertura del finanziamento. Non solo. Lo schema di decreto legge tocca anche i canali di distribuzione dei prestiti garantiti dalla cessione del quinto utilizzati dagli intermediari abilitati. Infatti banche e società finanziarie potranno impiegare solo agenti finanziari e mediatori creditizi che siano iscritti agli elenchi nazionali e dispongano di regolare licenza.
Esaminando più in generale quanto contenuto nello schema di decreto legge in materia di credito ai consumatori, vengono introdotte altre importanti novità che riguardano:

  • l’obbligo di indicare nei contratti di finanziamento non solo il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) ma anche il TEGM, ovvero il Tasso Effettivo Globale Medio, parametro molto importante perché costituisce il riferimento per stabilire se vengano praticati tassi usurari o meno, secondo la modalità di calcolo prevista dalla legge antiusura (legge n. 108/1996). Il richiedente non dovrà quindi più preoccuparsi di cercare il TEGM di riferimento consultando le tabelle rese disponibili dalla Banca d’Italia
  • il diritto da parte del richiedente di ottenere sempre informazioni gratuite in fase pre-contrattuale: è previsto un solo onere a carico del cliente che coincide con le spese di istruttoria, ovvero quelle relative alla consegna della copia del contratto
  • l’introduzione di un doppio binario distributivo per i contratti di credito: da una parte un canale indipendente costituito da mediatori, broker assicurativi e consulenti, dall’altro un canale captive, formato da agenti in attività finanziaria, agenti assicurativi e promotori

Quelli appena riportati sono solo alcuni dei provvedimenti anticipati da “Italia Oggi”.
Oltre alle proposte di modifica riguardanti i prestiti con cessione del quinto e il settore del credito ai consumatori in genere, si prevedono anche novità nell’erogazione del microcredito alle persone fisiche in gravi difficoltà da parte di organizzazioni no profit, che godranno di maggior libertà in quanto per questi soggetti non sarà necessaria l’iscrizione all’albo nazionale del microcredito, mentre sarà obbligatoria l’applicazione di tassi (TAN e TAEG) inferiori rispetto a quelli degli operatori iscritti all’albo.
In materia di antiriciclaggio si prevede il divieto di incassare assegni bancari o postali, assegni circolari,  vaglia postali o cambiari di importo pari o superiore a 1.000 € che non riportino l’indicazione del nome e della ragione sociale del beneficiario o la clausola di non trasferibilità.

Quanto anticipato da “Italia Oggi” in merito alle novità che dovrebbero essere introdotte per i prestiti con cessione del quinto dallo schema di decreto legge allo studio va visto come l’ennesimo tentativo di rendere questa forma di prestiti personali più trasparenti nei costi. Infatti già in precedenza il Presidente della Commissione Finanze della Camera, Gianfranco Conte del Pdl, segnalò al Ministero dell’Economia gli abusi e le distorsioni riguardanti la cqs, con particolare riferimento alle spese di istruttoria e agli oneri accessori applicati da società finanziarie e banche, che provocano un aumento del costo del finanziamento che supera i limiti indicati dai tassi riportati sui contratti.
Ricordiamo che la delega del Governo per apportare correzioni al Decreto Legge n. 141/2010 scade a Settembre 2012, quindi il tempo stringe…